La Sagrada Familia

Antoni Gaudì

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  1. valyria
     
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    Quando sono stata a Barcellona, le opere di Gaudì mi hanno affascinato. La Sagrada Familia è la sua opera più nota, sia per la grande maestosità, sia, purtroppo, perchè è ancora incompleta.

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    Come nasce


    Nel 1866 Josep M. Bocabella Verdaguer fonda l'associazione spirituale dei devoti di San José: si tratta di un’associazione che promuove la costruzione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. I soldi arrivano dalle donazioni di tutti i devoti e nel 1881 l'associazione compra un grande terreno per costruire questo tempio. Fu l’architetto Francesc del Villar a presentare il primo progetto fatto di tre navate, sette cappelle ed una guglia; proprio nel giorno di San José il vescovo Urquinaona mise la prima pietra del Tempio della Sagrada Familia. La vita di questo tempio è così lunga che nella sua storia si distingue un’infanzia, un’adolescenza, la gioventù e l’età adulta.

    La stagione dell’infanzia coincide con le prime costruzioni del Tempio e con i primi screzi tra gli artisti che se ne occupavano: come accadde con Francesc del Villar, che per varie discussioni con l’architetto Joan Martorell diede le sue dimissioni. Al suo posto subentrò l’eclettico e giovane Antoni Gaudí, aiutante di Martorell che diventò il più famoso architetto del Tempio. Gaudí espose un nuovo insieme della pianta della basilica, fatto di cinque navate tutto con predominio verticale. Concluso l'abside nel 1894, iniziarono le fondamenta della facciata della Nascita e la costruzione del Chiostro.
    Con il ‘900, inizia l’adolescenza della Sagrada. Un’adolescenza molto inquieta e turbolenta: nel 1926 Gaudí muore investito da un tram. A questa terribile notizia ne seguirono altre che culminarono nel 1936 con la Guerra Civile spagnola, l’incendio della cripta del Tempio, del laboratorio di Gaudí e la distruzione di gran parte dei suoi modelli. Questo sfortunato periodo si placa nel 1940, in piena dittatura franchista, quando l'architetto Francesc Quintana restaura la cripta e ricostruisce i modellini che si erano perduti, sui quali oggi si basa il Tempio.sagrada familia


    Il periodo della gioventù della Sagrada Familia coincide con una grande lentezza dei lavori di ricostruzione del Tempio, specialmente dei suoi campanili, a causa degli scarsi mezzi a disposizione. In realtà il povero Gaudí riuscì a vedere finito solo il campanile di San Bernabé della facciata della Nascita. Poi finalmente nel 1929, quando i re della Danimarca fecero visita alla città, vennero completati i restanti campanili di questa facciata a cui si sommeranno nel 1933 la Lanterna della Fede ed il Cipresso centrale.

    L’età adulta del Tempio corrisponde ad una stagione di rinascita e ricostruzione dell’opera, fatta di lavori che furono terminati e di nuovi artisti che fecero il loro ingresso sulla scena. Nel 1954 viene costruita la facciata della Passione: si gettano le sue fondamenta e si sollevano i muri. Gli architetti scelti per la continuazione dei lavori del tempio furono Quintana, Puig Boada e Bonet Garí. Intorno al 1958, sempre nel giorno di San José si diede un nuovo impulso all'opera: venne collocata la Nascita di J. Busquets sopra alla colonna genealogica nella facciata della Nascita, mentre nel 1976 si termina l'incoronazione dei campanili della facciata della Passione. Gli anni maturi della Sagrada Familia sono gli ultimi anni della sua vita, quelli in cui il tempo e la tradizione hanno messo i tasselli più significativi alla sua storia. Questo periodo termina con la costruzione della facciata della Passione e l'incorporazione delle sculture di Josep M. Subirachs.
    Da allora fino ad oggi si è lavorato nella costruzione delle navate e della crociera, di cui fanno parte il patio di colonne, il coro ed i finestroni superiori che li illuminano. Ed è proprio a questo punto della sua vita, durante l’età della maturità, che il Tempio si potrà contemplare in tutta la sua maestosità, riuscendo a far toccare con mano l’intera portata del progetto: un’opera straordinaria e sublime.

    Fonte


    Il simbolismo della Sagrada Familia


    Gaudì voleva mostrare la Chiesa Cattolica attraverso l'architettura della Sagrada Familia: la torre più alta rappresenta Cristo, le altre rappresentano la Madonna, gli evangelisti e gli apostoli. Le tre facciate riassumono la vita di Gesù, dalla nascita fino alla morte e resurrezione e vicino ai finestroni si trovano le statue dei santi.

    Il Tiburio di Cristo, la torre principale, si eleverà per 170 metri e culminerà con una croce accessibile dall'interno.
    Il Tiburio della Madonna, di 120 metri di altezza, fornirà luce alla zona dell'altare.
    Intorno alla torre principale, si trovano quelle degli evangelisti, di 120 metri di altezza, identificate dal simbolo di ciascuno di essi: l'angelo di San Matteo, il leone di San Marco, il bue di San Luca e l'aquila di San Giovanni.
    Le torri degli apostoli sono anche i campanili. Sono alti tra i 100 e i 118 metri e sono sormontati dai simboli dei vescovi, per indicare la loro successione agli apostoli nel compito di proclamare la fede.

    La facciata della Natività è rivolta ad est. Lì Gaudì rappresentò la nascita, l'infanzia e l'adolescenza di Gesù. Sulla base di un'architettura gotica, circondò i gruppi scultorei di una natura esultante, in cui è possibile individuare un centinaio di specie riconducibili al regno vegetale e animale.

    La facciata della Gloria è esposta a sud, in modo da ricevere i raggi del sole per gran parte della giornata. Secondo le parole di Gaudì "la gloria è la luce, la luce trasmette gioia e la gioia è l'allegria dello spirito". Il disegno ornamentale rappresenta la situazione dell'essere umano all'interno del creato, mostrando l'origine, la fine e il cammino da percorrere per raggiungerlo. Nelle nubi verranno scolpite le principali verità recitate nel credo.

    La facciata della Passione è esposta ad ovest e rappresenta appunto la passione di Gesù. Gaudì ha lasciato scritto che le decorazioni dovevano trasmettere desolazione e dolore.

    Fonte: Sole 24 ore


    Dal vivo è incredibilmente suggestiva, a qualunque ore del giorno e della notte. Il genio visionario di Gaudì credo sia unico nel suo genere.
    Purtroppo in quella vacanza non avevo una macchina fotografica, per cui ho preso delle immagini dal web:

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    Scala a chiocciola per salire sulle torri. Col corrimano che curva, si rischiano le vertigini, meglio non guardare in basso.

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    Come si può vedere, tra una torre e l'altra ci sono dei ponti che si possono attraversare

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    suggestiva immagine notturna

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    alcune vetrate




     
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  2. Ramses75
     
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    Vista anche io a Barcellona :w00t.gif:
    Solo versione notturna e dall'esterno :)
     
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1 replies since 6/12/2010, 14:29   1086 views
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